Daniele Carnini è il direttore editoriale della Fondazione Rossini di Pesaro ed è membro del Comitato scientifico e del Comitato editoriale della stessa istituzione.

Musicologia

All'interno della Fondazione espleta, tra l'altro il ruolo di tramite con i curatori dei titoli, di ricerca preliminare e di controllo, insieme al direttore dell'Edizione, dei singoli volumi dell'Edizione critica delle opere di Gioachino Rossini. Coadiuva inoltre tutte le attività non solo editoriali della Fondazione.
È regolarmente invitato a convegni, tavole rotonde nazionali e internazionali.
Si è affermato come esperto di opera del primo Ottocento e in specie di Rossini e del cosiddetto «interregno», a cominciare dalla sua tesi di dottorato L'opera seria italiana (1800-1813): il finale centrale. Partito da lavori sulle strutture drammatico-musicali dell'opera verdiana ha sviluppato in seguito la propensione per lo studio storico e filologico del repertorio dell'inizio del XIX secolo. Ha curato l'edizione critica di Demetrio e Polibio e, con Will Crutchfield, di Aureliano in Palmira. Ha curato anche l’edizione critica di Didone abbandonata (Vienna, 1749) di Niccolò Jommelli.
Suoi contributi sono apparsi tra l'altro su Studi verdiani, Philomusica on-line, Nineteenth-century music Review, Fonti musicali italiane, Bollettino del Centro rossiniano di studi, Analecta musicologica, Il saggiatore musicale, Nuova rivista musicale italiana, oltre ad articoli in volumi miscellanei, atti di convegno, voci di enciclopedia. Tiene regolarmente lezioni e seminari nelle università e negli istituti di ricerca ed ha promosso convegni e giornate di studio dedicati al periodo d’elezione. È inoltre autore di numerosissime pubblicazioni di alta divulgazione, di programmi di sala per le più importanti istituzioni concertistiche e liriche, è stato ospite come conferenziere nei principali teatri italiani (Milano, Roma, Firenze, Bologna), ed è apparso sulla RAI e sulla BBC in occasione del bicentenario del Barbiere di Siviglia.
Ha realizzato insieme a Nino Criscenti il documentario La città filarmonica, commissionato in occasione del bicentenario dell’Accademia filarmonica romana, di cui è stato nominato accademico.

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